venerdì 13 ottobre 2006

Forse questo mondo è l'inferno di un altro pianeta

La citazione di Huxley è all'inzio dell'"autobiografia" di Remo Remotti. Un libro da sabato pomeriggio, che io ho letto sul treno, tra l'andata e il ritorno Certosa di Pavia/Milano Rogoredo in un ottobre caldo, come lo definirebbero i sindacati.
Pieno di chicche, di situazioni buffe e di slanci seri che si sbriciolano regolarmente contro l'insondabilità de "li mortacci vostri". Remotti è a tratti geniale in questo suo continuo oscillare tra Bukowski e Terzani.

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