mercoledì 16 febbraio 2011

so 90s

Quasi per caso scopro YUCK e rimango folgorato. Senza aspettative, ascolto un po' distratto l'ennesimo gruppo indie di cui si parla in rete; parte il primo pezzo e chiudo il libro. Salto all'indietro di una quindicina d'anni buoni e sento un suono che riconosco immediatamente; a me, questa roba qui, fa l'effetto che la madeleine ha fatto a Proust. Memoria involontaria che ripesca nel significativo.
E poi, qui, c'è tutto: la bassista con gli occhi a mandorla, il batterista capellone che sembra Buzzo, il solo di chitarra con i suoni di quella di J Mascis, la voce che ricorda certi Pavement. E sembra tutto autentico!

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