Chaleby
Sbaglio la partenza e capisco dopo il primo guado di torrente che il tracciato che ho scelto non è quello corretto....dopo una ravanata tra arbusti, alberi, pigne e prati, riesco a riemergere su pendii dolci. Abbandono l'idea di salire il Gran Pays che vedo al di là di una valletta troppo complicata da ri-attraversare e punto in su, per vedere dove si va.
Comincio a salire fin quando trovo una traccia che seguo fino in cima. Il posto è bello, dolce, gobboso e molto isolato; c'è pure una bel panorama, non fosse per il vento gelido che soffia e per il fatto che non so bene dove io sia, non in senso metaforico...
Chiedo all'unico altro bipede presente sulla cima e scopro di essere sul Col de Chaleby (duemilaseicentoerotti metri).
1100 metri di dislivello con neve particolarmente insciabile. Ma come direbbe Kurt Vonnegut "così va la vita!"