sabato 12 settembre 2009

Mike è morto. Evenienza scomoda ma da mettere in conto una volta nella vita, soprattutto se la vita vive già da più di 80 anni. Accendo la televisione per ascoltare il telegiornale e mi viene la nausea, il tg1 dell'ora di pranzo apre con la prima notizia dedicata ai funerali di stato di mister allegria. Già. Folla di curiosi e presenzialisti a stipare la piazza del duomo di milano visto che la chiesa era già piena di autorità. Partecipare alla notorietà di altri passando per la loro morte, essere nella notizia, ed esserci gratis, solo il costo del biglietto della metropolitana e poi via, dentro lo spettacolo. Uno schifo da italietta di provincia che va in onda all'ora di pranzo sulla rete nazionale. Guest star dell'evento l'immancabile Silvio Berlusconi, animatore di feste e presenzialista per eccesso che trova il modo di attaccare tutti giornalisti, magistrati, opposizione.
E il tg1 trova il modo di mandare in onda solo quella parte. Poi si ritorna in studio, pronti per altre notizie. Resta il dubbio di capire se il premier avesse parlato in quanto presidente del consiglio o padrone di mediaset. Resta lo sconforto di sentire che si continuano a picchiare froci, che continuano a morire negri su barconi, che Fini è il nuovo rappresentante della sinistra, che la lega aspetta di modificare la costituzione e che tutto questo sia di poco conto, davanti a Mike Bongiorno. Anzi dietro.